Il 16 febbraio viene inaugurata la seconda personale presso la Galleria Lucio Amelio di Napoli, “Alighiero e Boetti”, con un lungo fregio “popolato dalla fauna più variopinta di rinoceronti, pantere, delfini amatissimi, pesci spada e scimmia, il piacere più grande del mondo consiste nell’inventare il mondo come esso è senza inventare niente”. Stesso ampio formato per il catalogo con tavole a colori, come quello edito nel 1987. Dopo le recenti importanti esperienze al Centre Georges Pompidou e al Musée de la Ville de Paris, AB inizia un intenso periodo di esposizioni nelle gallerie parigine.
Il 6 marzo, presso la Galleria Adrien Thomas, alla personale “Alighiero e Boetti” sono esposte due ampie composizioni a biro, Uno Nove Otto Otto in quattro elementi (1988) e Mettere al mondo il mondo in dodici elementi (1978), una Mappa del 1983, un Tutto e alcuni grandi Ricami di lettere che intrecciano l’alfabeto persiano con quello italiano.
24 marzo, Galleria Charles Cartwright, altra personale: è esposto Anno 1988 opera composta da centoquarantaquattro copertine ridisegnate a matita in bianco e nero (dodici per ogni mese dell’anno). Il giovane gallerista fece stampare un bel catalogo con le centoquarantaquattro immagini, ma AB ne vietò la pubblicazione per via di un grave errore: le riproduzioni non erano ordinate in sequenza cronologica.
Il 4 aprile, nella nuova galleria parigina di Lucio Amelio (Pièce Unique, Galerie Amelio-Brachot) AB ricopre l’intero pavimento disponibile con un mosaico (380 x 415 cm) che riprende un disegno del ’72, Passepartout. Il lavoro viene eseguito dalla stessa cooperativa di mosaicisti ravennati che aveva realizzato nel 1988 l’opera esposta al Castello Estense di Mesola in “Mosaico e mosaicisti”.
AB aveva intenzione di realizzare almeno altri due mosaici: Direzioni Suggerite (una reelaborazione di Regno animale), di cui esiste il cartone preparatorio, e Tutto, di cui rimane solo una prova in dimensioni ridotte, ma entrambi non furono mai realizzati.
A proposito di Direzione Suggerite AB dichiara a Mariuccia Casadio, mostrandole la pianta di un esteso centro culturale previsto a Ravenna: “il mosaico sarà 10 m x 10 e si intitola Direzione Suggerite. Diciassette linee indicheranno diciassette direzione diverse (…) ogni linea ha tre caratteristiche che permettono di seguirla: la scrittura(..) le linee degli animali (c’è la linea della lumaca e quella del cavallo…), dopodiché ci sono i colori corrispondenti ad ogni animale”.
AB rivela inoltre di essere molto interessato a questa tipologia di interventi artistici, nonché a progetti di tipo educativo: “Mi sembra che in questo periodo si comincino a poter fare le cose che ipotizzavo venti anni fa e che allora sembravano impossibili (…) Cose d’ambiente, didattiche, per spazi all’aperto o altri progetti del genere mi attraggono da sempre. Avevo progettato un parco giochi, dei libri per bambini, degli oggetti, mille cose…”.
Ormai molto presente sulla scena parigina e di nuovo affascinato dalla città che aveva vissuto con entusiasmo quasi trent’anni prima, prende casa a Saint- Germain-des-Près. Contemporaneamente a Roma (8 marzo) la Galleria Pio Monti presenta un lungo fregio animale, installato nella parte alta delle pareti, a modo di festone decorativo.
AB partecipa inoltre alla XLIV edizione della Biennale di Venezia, con una sala personale nel padiglione Italia curato da L. Cherubini, F. Baldoni e L. Vergine. Espone un fregio continuo che si snoda tra le pareti per 54 metri di lunghezza; nella parte inferiore allestisce altre dieci grandi opere su carta. In questa occasione vince il Premio speciale della Giuria.
In settembre sposa in seconde nozze Caterina Raganelli.
Il 21 settembre AB partecipa alla collettiva itinerante “Le porte dell’oriente” che viaggerà da Istanbul ad Ankara e Atene, per approdare fino a Ravenna un anno dopo. Nella sfera di questa tematica dedicata all’Oriente è da segnalare la sua partecipazione a un’altra collettiva tenutasi al Palazzo Reale di Milano dal titolo “Il mondo delle torri di Babilonia”.
L’8 ottobre a Parigi presso la Galleria 1900-2000 prende parte alla mostra “Art Conceptuel, Formes Conceptuelles”, una collettiva di quaranta capostipiti del movimento concettuale, da Vito Acconci a Lawrence Weiner. Un imponente catalogo documenta l’esposizione. Sempre in ottobre AB è tra gli artisti presenti al Musée Contini di Marsiglia. La mostra, curata da Bernard Blistène, verte sul settore Arte Povera della collezione permanente del Centre Georges Pompidou, Musée National d’Art Moderne, e ripropone le opere già esposte a Parigi in aprile: Verso Sud, “calligrafia“ su cemento a pronta presa del ’68, una Mappa del ’73 e un’opera a biro.
Salvatore Ala a New York inaugura il 17 novembre una mostra, “Alighiero e Boetti”, che si presenta come una vera e propria antologica a partire dal periodo Arte Povera, passando per gli archetipi del periodo concettuale (un grande lavoro postale, l’opera a biro Mettere al mondo il mondo e il grande trittico acquerellato degli Aerei) fino ad arrivare ad alcuni ricami particolarmente significativi come una Mappa del ’74, Ordine e Disordine in cento ricami e un grande ricamo monocromo dell’89.
Nel corso della primavera AB collabora con la rivista di Zurigo “Parkett”, o meglio con le curatrici Jacqueline Burckhardt e Bice Curiger, alla costruzione delle 88 pagine (più la copertina) a lui dedicate nel numero 24 di giugno. L’intervento si compone di testi inediti – di J.C. Ammann, G.B. Salerno, R. Crone/D. Moos, F. Malsch, J.P. Bordaz – e più di trenta riproduzioni di opere, costituendo quasi un catalogo personale. “Parkett” sarà anche l’editore di una serigrafia, All about twins (una copertina di Newsweek ridisegnata) e di una T-shirt Il mio punto di vista.
Nella campagna umbra, Bice Curiger fotografa AB sui gradini della grande scala di pietra all’aperto fatta costruire dall’artista stesso negli anni ottanta.