Due sono gli appuntamenti più importanti per quest’anno: AB, che purtroppo non potrà presiedere ad essi, li ha comunque seguiti e predisposti.

Alighiero Boetti, Arnaldo Pomodoro e Autoritratto. Foto di Carlo Orsi, 1993

Alighiero Boetti, Arnaldo Pomodoro e Autoritratto.
Foto di Carlo Orsi, 1993

Il 17 febbraio al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles si inaugura “Origine et destination, Alighiero e Boetti – Martin Hübler” a cura di Marianne van Leeuw e Anne Pontégnie. La mostra, dialogo tra due fondatori dell’arte concettuale internazionale, si avvale anche di un lavoro interattivo con il pubblico, che, nel meccanismo di selezione delle immagini fotocopiate, ricorda la pratica boettiana dei “libri rossi”. L’artista non può partecipare fisicamente all’evento.

Entro la primavera Caterina Boetti recupera a Peshawar la grande Mappa con la bandiera russa rettificata dopo la caduta del muro di Berlino.
Il 24 aprile 1994 AB si spegne nella sua casa in via del Teatro Pace a Roma.

A Parigi, al Musée de la Poste, il 5 maggio il Lavoro postale proveniente da Grenoble è riproposto al pubblico parigino, con presentazione del secondo catalogo curato da Angela Vettese.
Il 7 agosto a Los Angeles, il MOCA Museum, riprende l’istallazione dei cinquanta khilim in “Alternating from 1 to 100 and vice versa”, curata da Alma Ruiz e Thierry Ollat (collaboratore di Adelina von Furstenberg). La stessa mostra si sposterà a New York al PS1 il 9 ottobre.

A New York l’autunno si trasforma improvvisamente in una celebrazione postuma dell’opera di AB, presente contemporaneamente in quattro mostre inaugurate tra il 4 e il 9 ottobre: non solo in “Worlds envisioned” il “dialogo” tra lui e l’altro “magicien de la terre” Frédéric Bruly-Bouabré alla DIA Foundation e nella personale al PS1 Museum di Long Island, ma anche nelle due prestigiose collettive: “Mapping” al MoMA e “The Italian Metamorphosis” al Solomon Guggenheim Museum.

Nel catalogo di “Worlds envisioned”, tra i dodici autori coinvolti suo figlio Matteo scrive: “Pochi giorni prima di spostarsi in Paradiso, Alighiero mi diceva per l’ennesima volta quanto fosse felice di far questa mostra con Bruly, suo fratello africano (…) Era affascinato dal confronto con lui, così lontano geograficamente, così unico nella sua relazione con il sacro, con il mistero. Eccoli qui oggi, più differenti che mai tra loro, il medicine man nero, vivo, e il medicine man bianco, quel shaman-showman, ora probabilmente sopra i laghi afghani nel paese tanto amato. Ma hanno in comune un particolare rispetto dell’invenzione e dell’intelligenza, una stessa generosità nella parola, nel fare, nel rivelare la bellezza e i suoi meccanismi”.

Novembre 14, 2017

1994

Due sono gli appuntamenti più importanti per quest’anno: AB, che purtroppo non potrà presiedere ad […]
Novembre 14, 2017

1993

AB prevede la realizzazione in bronzo in sette esemplari dell’Autoritratto, una complessa scultura ideata vent’anni […]
Novembre 14, 2017

1992

Nel febbraio del 1992 nasce il terzo figlio, Giordano. 11 febbraio, alla Galleria Franck + […]
Novembre 14, 2017

1991

AB inizia a utilizzare nuovi strumenti tecnici, leggeri e rapidi, legati all’innovazione nella comunicazione: fogli […]
Novembre 14, 2017

1990

Il 16 febbraio viene inaugurata la seconda personale presso la Galleria Lucio Amelio di Napoli, […]
Novembre 14, 2017

1989

Dopo i ritmi intensi di lavoro che avevano caratterizzato gli anni precedenti, in cui AB […]
Novembre 14, 2017

1988

A partire dal 1988 i ricami vengono realizzati a Peshawar (Pakistan) da famiglie afghane emigrate: […]
Novembre 14, 2017

1986

Febbraio, Nouveau Musée di Lyon-Villeurbanne: grande antologica di più di cinquanta opere, organizzata da AB […]
Novembre 14, 2017

1985

L’anno è scandito da numerosi viaggi e da una produzione intensa. AB fa un viaggio […]
Novembre 14, 2017

1984

All’inizio dell’84, partecipa al group show di Los Angeles “Il modo italiano”, dislocato tra i […]
Novembre 14, 2017

1983

Dopo la lunga convalescenza, AB inizia una nuova vita, con abitazione nel quartiere di Monteverde […]
Novembre 14, 2017

1982

Proprio all’inizio dell’anno, il 22 gennaio, in una nuova Clessidra cerniera e viceversa: “A Roma nella […]